Hai presentato ricorso in Tribunale per la tua domanda di Asilo Politico / Protezione Internazionale già da alcuni anni, ma ad oggi non sai ancora niente della tua causa e il Tribunale non ha nemmeno fissato il giorno dell’udienza.
Esiste un modo per fare qualcosa? La risposta è si, ed in queste poche righe ti spiegherò come fare per velocizzare la tua pratica di asilo politico.
Devi sapere con la Legge n. 50 del 5 maggio 2023, è stato convertito in legge il D.L. 20/2023 (c.d. Decreto Cutro), introdotto dopo la tragedia avvenuta nell’omonima cittadina calabrese la notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023.
Questa riforma ha introdotto una serie di novità in tema di permesso di soggiorno e, tra le tante, la possibilità di accelerare l’esame della propria domanda di asilo politico / protezione internazionale.
In che modo?
Ci si è resi conto che le Sezioni Immigrazioni dei Tribunali sono molto, ma molto indietro nell’esame delle cause di protezione internazionale, ed in alcuni casi si può attendere addirittura diversi anni prima di avere una sentenza definitiva.
Ebbene, nell’ambito di un tentativo di velocizzare i processi decisionali di queste pratiche risalenti addirittura a prima della pandemia del 2020, devi sapere che il Decreto Cutro ha introdotto, in particolare, l’art. 7 quinquies, che prevede la facoltà – per i ricorsi depositati in Tribunale entro il 31.12.2021 ed ad oggi ancora non decisi – di presentare formale domanda per decidere in via principale della propria domanda di protezione speciale e, in subordine, della protezione internazionale.
Cosa significa nello specifico?
Significa semplicemente che se la tua domanda di asilo politico / protezione internazionale è stata rifiutata dalla Commissione Territoriale, ed hai proposto ricorso al Tribunale entro la fine del 2021 e ad oggi la causa non è ancora stata decisa, l’art. 7 quinquies del Decreto Cutro ti dà la possibilità di chiedere al Giudice di decidere subito circa la possibilità di avere un permesso per protezione speciale, rinunciando formalmente alla più complessa domanda di asilo politico.
La protezione speciale, infatti, è solitamente il grado di tutela che viene concesso ai richiedenti asilo ai quali non possa essere riconosciuto lo status di rifugiato; tale tipo di protezione, infatti, ha riguardo principalmente all’integrazione dello straniero sul territorio nazionale dal suo ingresso sino ad oggi, circostanza certamente più facilmente dimostrabile (allegando ad esempio contratto di lavoro o buste paga) rispetto a quella della protezione internazionale, che guarda principalmente al clima politico e sociale dello stato di provenienza (in molti casi di difficile dimostrazione).
Pertanto, la situazione che si delinea è la seguente: hai avviato la procedura di asilo politico / protezione internazionale diversi anni fa ormai, e da allora ti sei integrato avendo imparato un po’ di italiano e lavorando da tanto tempo; ebbene, attraverso lo strumento introdotto dal Decreto “Cutro”, rinunciando formalmente alla domanda di asilo politico è allora possibile chiedere al Giudice di decidere subito la causa per la concessione di un permesso per protezione speciale!
Lo Studio AGL è stato uno dei primi ad utilizzare la procedura accelerata per far ottenere la tutela di legge da parte del Tribunale di Milano!
Se ti trovi in questa situazione, contattaci immediatamente! Sarà nostra premura spiegarti per bene come ottenere tutela nel minor tempo possibile.
Si segnala anche la pubblicazione della sentenza sul sito Melting Pot (meltingpot.it): Leggi qui