Le vacanze estive si avvicinano, e in molti decidono di prendere in affitto un appartamento dove trascorrere le proprie ferie.
Ma qual è il contratto che deve essere stipulato?
Ci sono particolari obblighi da rispettare per chi affitta e chi prende in locazione una casa per le vacanze?
Quali sono le tasse da pagare?
Cerchiamo di rispondere alle domande più frequenti in modo da offrire qualche consiglio ed evitare inutili preoccupazioni. a prenotare e vuole scongiurare eventuali truffe.
Individuata la meta, resta solo da scegliere dove alloggiare. Il relativo contratto da stipulare varierà in base al periodo di permanenza: infatti, sono tre le tipologie contrattuali di locazione “a fine turistico” che si possono utilizzare.
Avremo infatti:
- una locazione turistica lunga, la cui durata della permanenza varia in genere da 1 a 2-3 mesi
- una locazione turistica breve, in genere 10/15 giorni fino ad un mese massimo
- ed infine, la locazione turistica molto breve (il contratto con formula “weekend”) un fine settimana appunto o comunque pochi giorni.
Al netto dell’estensione temporale del contratto, il punto normativo comune è rappresentato dal codice civile (art. 1571 e seguenti) e non dalla legge 431 delle 1998 sulle locazioni abitative.
Dunque, il richiamo alla norma codicistica permette la possibilità per le Parti di poter determinare il contenuto del contratto con maggiore flessibilità, fermo restando l’indicazione della “finalità turistica” all’interno dello stesso.
Il contratto poi dovrà essere redatto per iscritto al quale dovrà essere allegato l’Attestato di Prestazione Energetica.
Anche se la durata del contratto è inferiore rispetto alla “tradizionale” locazione 4+4, le Parti possono altresì prevedere l’adozione di clausole tipiche dei predetti contratti, come quella sul deposito cauzionale. Al pari della disciplina tradizionale per i contratti di locazione ad uso abitativo, anche i questa tipologia di contratto è sottoposta a registrazione a patto che la durata della locazione ecceda i 30 giorni.
Capita poi spesso che il proprietario dell’immobile richieda il versamento di un deposito cauzionale al momento della prenotazione: l’importo, comunque, non potrà superare il 30% del canone pattuito totale.
Nel contratto inoltre possono essere indicati a forfait i consumi di gas, luce e acqua che possono essere pagati direttamente nel canone di locazione o a parte, a seconda del contratto: resta il fatto che le utenze per i consumi restano imputati al conduttore e devono essere specificatamente indicati nel contratto.
Dal punto di vista del proprietario dell’immobile, se si vuole mettere in affitto una propria abitazione, non è richiesta l’apertura della partita IVA ma è richiesta invece la denuncia all’autorità locale di Pubblica sicurezza entro 48 ore dalla consegna dell’immobile.
Chi prende in affitto un appartamento per le vacanze ha l’obbligo di custodirlo ed è responsabile di tutti i danni che dovessero verificarsi: attenzione quindi, prima della stipula del contratto, di verificare insieme al proprietario lo stato dell’immobile, i mobili e la funzionalità di elettrodomestici presenti in casa.
Inoltre l’inquilino deve osservare il regolamento condominiale se esiste e tutte le regole del vivere civile.