Le Disposizioni Anticipate di Trattamento, spesso abbreviate come DAT, sono un particolare documento-dichiarazione che permette a un individuo di specificare in anticipo le cure mediche che desidera o non desidera ricevere in caso di futura incapacità a comunicare direttamente le proprie volontà, dovuta a malattia o altre circostanze.
Questo documento è spesso erroneamente chiamato “testamento biologico,” ma è importante sottolineare che il termine “testamento” risulta inappropriato in questo contesto poiché un testamento tradizionale riguarda la disposizione dei beni dopo la morte mentre le DAT concerne decisioni prima dell’evento morte. Pertanto, sarebbe più corretto riferirsi a questo documento come “Disposizioni Anticipate di Trattamento.”
Quali sono i riferimenti normativi?
Le DAT sono state introdotte in conformità con i principi sanciti nell’articolo 32 della Costituzione italiana, che afferma: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.” La legge che regola le DAT in Italia è la legge n° 219/2017 per cui un individuo può redigerle solo “dopo avere acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte.” Pertanto, è obbligatorio consultare un medico curante o un medico di fiducia.
Come posso redigere le mie dichiarazioni?
Qualsiasi individuo maggiorenne, capace di intendere e di volere, ha il diritto di compilare le DAT.
Queste possono essere redatte in tre modi distinti:
- Scrittura Privata: Questa è la forma più semplice e può essere consegnata direttamente all’Ufficiale dello Stato Civile del proprio Comune di residenza o alla struttura sanitaria di riferimento.
- Atto Pubblico: Per questo metodo è necessaria l’assistenza di un notaio.
- Scrittura Privata Autenticata: Anche in questo caso, è richiesto l’intervento di un notaio.
In caso di disabilità che impedisce la scrittura, è possibile utilizzare altri mezzi di comunicazione alternativi con supporti audio o video per registrare le proprie volontà.
La legge permette anche di nominare un fiduciario, ossia una persona di fiducia incaricata di tutelare gli interessi del soggetto nelle questioni mediche e di comunicazione con il personale sanitario (in genere parenti o amici stretti).
Motivazioni per Redigere le DAT
Le Disposizioni Anticipate di Trattamento sono uno strumento importante per garantire che le tue volontà in materia di assistenza medica siano rispettate quando non sei in grado di esprimerle direttamente. È una scelta personale che offre controllo e chiarezza in situazioni difficili.
La redazione delle DAT è un atto volontario e le motivazioni che possono spingere una persona a redigerle possono variare di caso in caso, alcuni per preservare la propria dignità e avere il controllo sulle decisioni mediche che li riguardano, altri per evitare decisioni difficili ai propri cari.
È importante notare che le DAT non contraddicono alcun principio religioso e sono distanti da pratiche come il suicidio assistito ed l’eutanasia. Inoltre, le disposizioni possono essere modificate o revocate in qualsiasi momento.