Ti trovi in Italia da tanti anni ormai, e dopo tanta fatica hai finalmente ottenuto la cittadinanza italiana.
Ti chiedi adesso se, dopo aver raggiunto questo importante traguardo, la tua nuova condizione di cittadino italiano possa comportare qualche agevolazione per i tuoi familiari, che si trovano ancora nel tuo Paese di origine ma vorrebbero raggiungerti qui in Italia.
Ebbene, la risposta è certamente positiva: l’aver acquisito la cittadinanza italiana, può consentire ai tuoi familiari più stretti di ottenere, in breve tempo, un regolare permesso di soggiorno.
Scendiamo nel dettaglio e andiamo a vedere quali sono i familiari che hanno diritto ad ottenere questo tipo di diritto di soggiorno.
In termine tecnico, questo particolare permesso di soggiorno si chiama “Carta di soggiorno per i familiari del cittadino comunitario”; si tratta infatti di un particolare tipo di permesso di soggiorno, che spetta però non a tutti i familiari indistintamente, ma solo a quelli entro il secondo grado:
– marito/moglie;
– partner con cui si è stipulato un regolare contratto di convivenza;
– figli, a proprio carico sotto i 21 anni di età;
– genitori, a proprio carico;
– fratello/sorella, a carico.
Pertanto, se tuo fratello convive con te ma non è in regola con i documenti, è un suo diritto ottenere un permesso di soggiorno proprio in virtù del fatto che tu sei un cittadino italiano; ciò infatti è espressamente previsto per legge, poiché in linea generale la legge prevede espressamente che “non è consentita l’espulsione degli stranieri conviventi con parenti entro il secondo grado o con il coniuge, di nazionalità italiana. (art. 19 D.Lgs. 286/1998 – c.d. Testo Unico Immigrazione).
E’ importante sin da subito precisare che il solo legame di parentela non è sufficiente ad ottenere il permesso di soggiorno; è infatti necessario anche che venga provato il requisito della convivenza; in altri termini, dopo aver fatto la richiesta alla Questura (che sarà quella del luogo dove il cittadino italiano ha la residenza), verranno effettuati dei controlli, nel corso dei quali si dovrà accertare che effettivamente i due familiari convivano nello stessa casa; in altri termini, per convivenza si intende che entrambi i familiari devono vivere effettivamente nella stessa abitazione in pianta stabile, altrimenti lo straniero, anche se familiare di cittadino italiano, potrà ugualmente essere espulso!
La domanda può essere fatta attraverso il portale della Polizia di Stato “https://prenotafacile.poliziadistato.it/it/login”, previa registrazione; occorrerà selezionare, tra le varie opzioni disponibili, proprio quella relativa alla domanda di carta di soggiorno per i familiari del cittadino comunitario e, dopo aver scelto la data in base alla disponibilità dell’Ufficio Immigrazione competente, ci si dovrà recare all’appuntamento portando con sé:
- Passaporto in corso di validità;
- Fotografia in formato fototessera;
- Marca da bollo di 16€;
- Attestato di iscrizione anagrafica del familiare cittadino comunitario o carta di identità se cittadino italiano;
- Documentazione che comprovi il legame familiare: se prodotta all’estero, deve essere tradotta in italiano, e sottoposta a legalizzazione dall’Ambasciata o Consolato italiano o ad apostillazione se proveniente da Paese che aderisce alla Convenzione dell’Aja;
- Dichiarazione di convivenza e sostentamento;
- Eventuale documentazione che comprovi la presa a carico del cittadino regolare in Italia e il reddito.
Con l’ottenimento di questo particolare permesso di soggiorno, della durata di 5 anni, il familiare “regolarizzato” può lavorare e studiare, nonché viaggiare per turismo in Europa.